Ray
Bradbury è anzitutto scrittore dell’uomo, del singolo essere umano con le sue paure, speranze, fobie, rimembranze, emotività e tutto il resto, sempre includendo i lati peggiori e migliori dell’essere umano, sempre senza scordare che nell’uomo esistono costantemente, in ogni istante della sua vita, due distinte e opposte pulsioni: quella verso il passato e quella verso il futuro.
Gianni Montanari – Introduzione a “34 racconti” di Ray Bradbury, Oscar Mondadori 1984
Non siamo eterni …. @Aquila … cadiamo e vediamo cadere …. così è la vita !
Di @Bradbury …. un grande scrittore, rimarranno invece, e per sempre, i suoi meravigliosi libri ….. almeno finchè il sole risplenderà sulle sventure umane !!!
Commento di cavaliereerrante | 6 giugno 2012 |
Ho letto da poco il suo capolavoro e mi era piaciuto molto. 🙂
E però c’aveva un’età..:-)
Commento di Rory | 7 giugno 2012 |
non ho mai letto niente di lui, ma nell’book reader ho Fahrenheit 451
Commento di anto1977 | 7 giugno 2012 |
Cara @Anto … probabilmente è il suo “capolavoro” ! 🙂 Leggilo … se puoi, e non dimenticare che da esso, il bravissimo @Truffaut trasse l’ omonimo film, a sua volta fra i migliori del genere fantascienza “vera” !!!
@Bruno …
Commento di cavaliereerrante | 7 giugno 2012 |
Ammetto la mia lacuna e spero di riuscire a colmarla.
Non ho mai letto niente di suo.
Non so bene il perché.
Non è capitato e non è successo.
Mi sento sempre molto in debito nei confronti dei libri che vorrei e dovrei leggere.
Come disse un vecchio (forse un po’ saggio ma di certo è noioso – ma lo adoro) se si avesse la possibilità di rinascere occorrerebbe una vita solo per leggere.
La reclamo.
Per la prossima vita.
In questa ci vivo stretta.
Commento di maria | 11 giugno 2012 |