Io non ci credo, ma…
Stamattina mi sono svegliato con una sequenza di numeri in testa.
Una sequenza da interpretare certo, ma i numeri erano chiari.
Io non ci credo molto ma… chi l’avesse mai detto? Mettete che…
Beh, insomma, li ho giocati al lotto.
Avessimo visto mai?
P.S.: oggi pomeriggio ho schiacciato un pisolino e ho sognato che c’era un gran temporale. Lampi e tuoni e a un certo punto… un tuono da squarciare i timpani e contemporaneamente un luce accecante: un fulime aveva colpito la mia casa.
Devo iniziare a preoccuparmi?
Spreco io, guadagni tu
Esiste un farmaco chiamato Glivec che è in grado di bloccare la leucemia mieloide, un cancro che fino a ieri raramente lasciava scampo, mentre oggi non uccide più. Il suo principio attivo è l’imatinib.
Proprietaria dell’imatinib è stata la svizzera Novartis, che ne ha imposto il prezzo: da 15 a 26 euro la pillola, da 3.147 a 1.800 euro al mese di spesa. Circa 320 milioni di euro pagati ogni anno alla Novartis, dal 2001.
Tutto bene: la spesa ha salvato migliaia di vite.
Però…
Il brevetto della Novartis è scaduto il 21 dicembre 2016.
Invece di passare in gran fretta al generico, le Regioni se la sono presa comoda, con la sola eccezione del Piemonte, che ha indetto una gara tra le aziende produttrici del generico prima della scadenza, realizzando un risparmio del 97% (novantasette per cento).
Ora, è facile immaginare quanti soldi sono finiti nelle tasche della Novartis, che ha continuato a vendere il medicinale al prezzo da lei imposto: i soldi incassati, ovviamente, sono quelli nostri.
All’ospedale San Gerardo di Monza lavora il dottor Carlo Gambacorti-Passerini, primario di ematologia, (detto il Gamba), uno dei tre medici che hanno inventato l’imatinib (ovviamente all’estero) e lo hanno testato. Quando il brevetto è scaduto, il Gamba ha deviato subito verso il generico: “Così la terapia di un mese costa circa 40 euro, al posto dei 1.800 di prima“.
Ma non è finita qui.
Il brevetto internazionale dell’imatinib è scaduto nel 2013 e ogni Paese si è regolato come ha creduto.
Il Canada e la Corea del Sud sono passati subito al generico; alcuni hanno concesso alla Novartis proroghe di sei mesi. L’Italia ha concesso una proroga di quattro anni.
Ma anche dopo la scadenza della proroga, le Regioni sono in ritardo e ogni mese che scivola via garantisce alla Novartis un profitto enorme.
Così vanno le cose quando si liberalizza un farmaco per uso ospedaliero: ogni amministrazione agisce con tempi diversi, regalando milioni di euro alle aziende produttrici per farmaci che potrebbero costare molto meno.
Il Gamba si chiede: “Cui prodest?“
Corruzione!
CODICE PENALE
Art. 322.
Istigazione alla corruzione.
Chiunque offre o promette denaro od altra utilità non dovuti ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, soggiace, qualora l’offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell’articolo 318, ridotta di un terzo. (1).
Se l’offerta o la promessa è fatta per indurre un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio ad omettere o a ritardare un atto del suo ufficio, ovvero a fare un atto contrario ai suoi doveri, il colpevole soggiace, qualora l’offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nell’articolo 319, ridotta di un terzo.
La pena di cui al primo comma si applica al pubblico ufficiale o all’incaricato di un pubblico servizio che sollecita una promessa o dazione di denaro o altra utilità per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri (2).
La pena di cui al secondo comma si applica al pubblico ufficiale o all’incaricato di un pubblico servizio che sollecita una promessa o dazione di denaro od altra utilità da parte di un privato per le finalità indicate dall’articolo 319.
Le pene (femminile plurale) di cui ai commi precedenti sono aumentate del doppio rispetto alla metà del giorno prima che il fatto sia accaduto (se non festivo, altrimenti vale il primo giorno feriale seguente a quello successivo al precedente), se la cosiddetta “altra utilità” di cui al comma 1 consiste in promesse più o meno velate di concupiscenze aventi chiari e indiscutibili caratteristiche lussuriose (3).
(1) Il comma che recitava: “Chiunque offre o promette denaro od altra utilità non dovuti ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato, per indurlo a compiere un atto del suo ufficio, soggiace, qualora l’offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell’articolo 318, ridotta di un terzo.” è stato così modificato dall’art. 1, L. 6 novembre 2012, n. 190.
(2) Il comma che recitava: “La pena di cui al primo comma si applica al pubblico ufficiale o all’incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato che sollecita una promessa o dazione di denaro od altra utilità da parte di un privato per le finalità indicate dall’articolo 318.” è stato così modificato dall’art. 1, L. 6 novembre 2012, n. 190.
(3) Comma aggiunto da AquilaNonVedente
Ieri mi hanno offerto due euro per scrivere un post su Matteo Renzi!
… e non aggiungo altro!
(P.S.: non mi viene. Al massimo mi esce un post-it!)
La crisi economica? Tricchetracche e pinzillacchere…
In queste settimane sono stato coinvolto, mio malgrado, in alcune discussioni sulla crisi economica.
Io che sono pessimista sul futuro (io dico realista) ne parlavo sorridendo. Gli altri, che sono ottimisti (io dico incoscienti) ne parlavano con preoccupazione.
Il fatto è che per farsi un’idea di quello che sta succedendo, bisogna “volare alto” e guardare le cose con un po’ di distacco. Soprattutto bisogna usare logica e buon senso.
Noi occidentali abbiamo creato regole a nostro uso e consumo. Ora queste stesse regole, delle quali abbiamo abusato, ci si ritorcono contro. Ovvio.
Supponiamo che io e un mio amico abbiamo diecimila euro a testa. Lui mi chiede un prestito di cinquemila euro per acquistare un’auto. Io acconsento e concordiamo le modalità di restituzione. Alla fine tra noi due ci saranno: un po’ meno di contanti, un bene (l’auto) e un debito.
Orbene, se invece noi due ci scambiamo a vicenda i cinquemila euro per una decina di volte, poi lui compra l’auto portando a garanzia i miei soldi, mentre io li ho già spesi per acquistare una moto, alla fine ci saranno: cinquantamila euro di transazioni finanziarie, un bene acquistato senza copertura (l’auto), un bene inutile (la moto) e una quantità di soldi assolutamente inidonea a coprire il tutto.
Ora si preparano tempi duri per la povera gente (e per chi non lo è ancora, ma lo diventerà).
Ho provato a dare un’occhiata al mercato dell’auto, che si dice stia crollando. La percentuale di immatricolazioni è diminuita del 15% circa, ma chissà perché per alcune marche di auto di lusso e i fuoristrada vi è stato un aumento di vendite in quest’ultimo anno. Facile darvi una risposta.
Il governo sta dando una delle sue prove peggiori, a dimostrazione che al peggio non c’è mai limite e l’opposizione non è sufficientemente unita per dare l’impressione di essere un’alternativa. E intanto in parlamento si mangia a sbafo per pochi euro…
Forse converrebbe fare coma in Islanda…
Invece siamo in questa situazione…
Merdaccia & C. S.p.A.
Troppo spesso, sempre più spesso, mi trovo di fronte a persone che, per autogiustificarsi del proprio comportamento vile e inetto di fronte alle macroscopiche assurdità del lavoro, mi dice:
“Sai, tengo famiglia”
“C’ho il mutuo della casa da pagare”
“Devo cambiare auto e mia moglie vuole il SUV”
“Che vuoi, mare, montagna, week-end, c’ho delle spese io”
Pure io tengo famiglia (perlomeno al 50%), non c’ho il mutuo da pagare perché ho risparmiato prima, se cambio auto mi compro la Panda e vado in vacanza se e quando posso.
Ma voglio guardare le altre persone, a iniziare da mia figlia, a testa alta e poter dire che non mi sono venduto e che ci si deve guardare le spalle non dalle puttane notturne di periferia, ma dalle persone incravattate diurne.
Ma alle Olimpiadi c’è la specialità “salto sul carro del vincitore“?
La “MERDACCIA & C. S.p.A.” guadagna soci a tutto spiano e si espande sempre di più…
Allora ripropongo questo:
Evvvvvai!
Raccontino inviato all’editore romano selezionato per l’antologia che uscirà a fine mese.
Non male, considerato che l’ho rivisitato in fretta e furia negli ultimi giorni.
Ora devo proprio concentrarmi sul mio libro.
Devo, dovetti, fortissimamente dovrebbi…
P.S.: guadagno dall’operazione = zero, ma nella vita mica si vive di soli euri, no?
No?
Un week-end che cambia la vita…
“Hai visto cosa dice il tuo oroscopo per questo fine settimana? – mi ha chiesto a tambur battente la mia collega di lavoro venerdì mattina – Questo può essere un week-end che cambia la tua vita.”
Forse una persona “normale” sarebbe corsa a giocare al superenalotto, io invece ho iniziato a preoccuparmi.
Ora, visto dal lunedì, posso dire che era una falsa minaccia: la mia vita scorre normalmente, con alcune piccole, ma significative, novità.
Sabato mattina ho ritirato l’esito dei primi accertamenti eseguiti in seguito al doloraccio di quale settimana fa e sono negativi. A dire la verità avevo pochi dubbi in proposito, ma un po’ emozionato lo ero al momento dell’apertura della busta. Ora vedremo quali altre diavolerie si inventerà il mio medico…
La seconda novità è che ho ricevuto una mail che mi anticipa la pubblicazione di un mio racconto su una rivista letteraria che uscirà a ottobre. Si tratta di un racconto-bonsai, ovviamente con finale a sorpresa.
La cosa mi fa piacere, ma girovagando per il web ho scoperto che il 30 settembre (cioè domani) scade una selezione per un editore di Roma, con premio per i vincitori la pubblicazione in un volume.
Avrei sottomano un altro raccontino, ma devo rivederlo e non so se stasera ce la farò.
Io ci provo comunque, vediamo stasera cosa riesco a “concepire”.
Poi però devo proseguire con decisione nella revisione del mio libro: devo farcela assolutamente. Non sento ragioni. A costo di fare le seracce, le nottatacce e anche le mattinacce (da rincoglionito).
Stasera minestrone e poi giù a creare.
Avrei bisogno di uno stimolo, però. Il minestrone da solo non basta…
AAA cercasi stimoli per scrittore esordiente con molte idee e poca voglia.
196 euro
E’ quanto pagherò giornalmente per la settimana di mare che mi appresto a trascorrere con la piccolina.
Non so quante stelle ha l’albergo, credo una decina.
Ho scelto una formula all-inclusive e quando si dice “all“ intendo proprio tutto.
In fondo sono due anni che non faccio ferie e stavolta ho deciso di esagerare.
E ovviamente la spesa non deve intaccare la vita ordinaria, né prima né dopo le vacanze (non mi va di spilorciare tutto l’anno per fare le vacanze, se non posso permettermele me ne sto a casa).
Però 196 euro al giorno…
8,166 euro all’ora…
0,136 euro al minuto…
2,27 centesimi di euro al secondo…
Manco il tempo di pronunciarlo e già è volato via (l’euro intendo)…
Vabbeh…