Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

La vita di Gesù in India

Sono arrivato a questo libro casualmente (come capita spesso).

Mi ha spinto la curiosità per la tematica trattata, ma anche l’interesse per le religioni, dal punto di vista storico e antropologico.

La tesi del libro è (abbastanza) semplice: ci sono molte/troppe analogie tra il cristianesimo, l’induismo e il buddismo. Visto che tra le tre, quella cristiana è la religione più recente, devono esserci state contaminazioni tra la Palestina, l’India e le zone circostanti.

Gesù non è morto crocifisso (lo riconosce anche il Corano). Le circostanze della sua crocifissione, sepoltura e resurrezione, nonché le tracce lasciate sulla Sindone conducono a questa circostanza: Gesù viene crocifisso di venerdì, verso mezzogiorno: bisogna fare presto a concludere il tutto, perché al sabato non si possono compiere certe operazioni.

Giuseppe di Arimatea e Nicodemo narcotizzano Gesù sulla croce in combutta con il centurione Longino, che ne attesta la morte, e depongono il suo corpo in un sepolcro acquistato vicino al luogo dell’esecuzione. Il corpo viene fasciato in erbe medicinali e avvolto nella Sindone. Studi sulla Sindone dimostrerebbero che vi sono due diversi tipi di tracce di sangue, una delle quali da sanguinamento proveniente dal corpo avvolto nel lenzuolo, ma com’è noto i morti non sanguinano.

Quando si riprende, Gesù non può certamente rimanere in Palestina. viene riconosciuto a fatica, anche dalla stessa Maria Maddalena e con la madre se ne va verso Oriente.

Durante il viaggio incontra Paolo, uno dei più zelanti oppositori del cristianesimo. Paolo, piccoletto, fragile e non attraente, soffriva di perdite di coscienza e cambiamenti di umore, ma non per l’epilessia, bensì per la sua omosessualità: in questo senso si spiegherebbe la sua avversione per il sesso e le donne (al contrario di Gesù, più aperto). Dopo l’incontro con Gesù, Paolo diventa uno zelante apostolo della nuova fede (si capiscono così tante cose…).

Gesù prosegue verso il Kashmir (che sarebbe il vero paradiso terrestre, non la Mesopotamia come comunemente si crede, perché il numero dei fiumi non combacia con le scritture), dove la madre muore e viene sepolta sulla Punta Pindi. Lui è conosciuto con il nome di Issa, usato anche nell’Islam, poi con quello di Yuz Asaf e continua nella sua opera di predicazione.

La sua tomba è nella città vecchia di Srinagar, vicino a quella del santo islamico Syed Nasir-ud-Din. Entrambe le pietre tombali sono allineate in direzione nord-sud, secondo l’uso islamico. Ma se si guarda all’interno della cripta sotto al pavimento, si vede che il sarcofago che contiene i resti di Yuz Asaf è allineato in direzione est-ovest, secondo l’uso ebraico.

Ho riassunto indegnamente un libro di oltre trecento pagine e un’ampia bibliografia.

Fantasie?

Chissà…

Sono curioso di metterlo a confronto con altri testi sulla storia di Gesù.

Certo è che se non si crede nella resurrezione, crolla tutto quanto…

12 Maggio 2024 Posted by | Libri, Religione | , | Lascia un commento

Io ci provo…

Quest’anno ho deciso di provarci: https://www.premiocalvino.it/

Non nutro speranze di vincere, ma che qualcuno si accorga della mia storia, quello sì.

C’è stato un periodo della mia vita nel quale anelavo di diventare uno scrittore.

Poi il sogno è naufragato nella banalità, nel lavoro, nella malattia, nelle cure…

Da un po’ di tempo il sogno ha ripreso a bussare.

Stavolta forse con più consapevolezza.

Lo so che saranno ore rubate al sonno, alle camminate, alla cucina, ma come faccio a chiudergli la porta in faccia?

9 Maggio 2024 Posted by | Libri, Storie ordinarie | , | 6 commenti

Piccole cose da nulla

Per chi ha visto il film “Magdalene” forse potrebbe aspettarsi qualcosa di più da questa novella, che comunque è suggestiva.

Un venditore di legna e carbone si imbatte casualmente in una ragazza, ospitata nel “convento” e ne rimane impressionato.

E nella sua logica, non si può essere buoni cristiani se ci si gira dall’altra parte e non ci aiuta a vicenda.

E così alla fine…

Una buona occasione per approfondire una vergogna dell’Irlanda durata fino agli anni novanta.

7 aprile 2024 Posted by | Libri, Storie ordinarie | | Lascia un commento

Ogni cosa a suo tempo

Vi sono libri che si vedono esposti ogni volta che si va in libreria e che esercitano un certo fascino, forse perché ricordano i bei tempi andati.

Poi, quando ci si decide finalmente di comprarli, spariscono dalla libreria e bisogna ricorre all’online.

Gorbacev è stato molto probabilmente il più grande politico russo, anche se in patria non è giudicato così positivamente.

Questa sua autobiografia aiuta a comprendere dapprima il metodo di lavoro (e di pensiero) dei funzionari comunisti, abituati a servire il potere, impegnati a mantenere i propri privilegi, senza comprendere la necessità di cambiamenti nella società sovietica, che rischia di rimanere sempre più indietro rispetto le altre società industriali.

I diciotto anni del regno di Breznev (1964-1982) “congelano” l’URSS e alla sua morte il PCUS non trova di meglio che eleggere due ultrasettantenni che rimangono in carica poco più di un anno ciascuno: Andropov e Cernenko. Ma mentre il primo è incline a timidi cambiamenti e porta in segretaria Gorbacev, Cernenko faceva parte dell’ala conservatrice del partito.

Finalmente nel 1985 arriva Gorbacev, con la sua perestrojka e la glasnost.

Gorbacev lo sa che occorre introdurre radicali cambiamenti in URSS e che occorre farlo velocemente.

E così – diremmo oggi – “parte in quarta” e già nel 1986 delinea i suoi obiettivi: l’eliminazione delle armi nucleari dal mondo entro il 2000, la riduzione degli altri armamenti, la liberazione di risorse da impiegare per migliorare la vita delle persone e la tutela dell’ambiente, la democratizzazione della vita politica in URSS, la riforma del PCUS, nuovi rapporti con gli altri Stati.

E così si viene a sapere che nel 1991, pochi mesi prima della dissoluzione dell’URSS, il G7 aveva raggiunto un accordo su un possibile ingresso dell’URSS nell’Unione Europea con lo statu di membro associato e il successivo ingresso nel Fondo monetario internazionale.

Ma ormai è già troppo tardi. I nemici di Gorbacev interni ed esterni (compresi gli USA) preferiscono Eltsin e il suo programma di dissoluzione dell’URSS e di apertura alle privatizzazioni e al mercato, senza controllo.

Il resto è storia dei nostri giorni: chi si presenta come liberatore in breve tempo diventa un dittatore, Eltsin prima e Putin dopo.

Gorbacev è l’unico che apre le porte alle elezioni e permette ai suoi oppositori di sostituirlo, perché questa è la democrazia, qualcosa per cui il popolo sovietico non era forse preparato.

Rimane una grande nostalgia per le speranze che Gorbacev aveva suscitato, di poter costruire quel “socialismo dal volto umano” che era stato represso nei decenni precedenti e che avrebbe forse aperto le porte a un mondo più sicuro, più libero e più giusto, a dispetto di quanto sta accadendo oggi.

Consiglio di leggere il discorso di Gorbacev all’ONU del 7 dicembre 1998, per comprendere quali possibilità abbiamo perduto.


6 aprile 2024 Posted by | Libri, Politica | , | Lascia un commento

Così fu Auschwitz

Una raccolta di articoli, lettere, testimonianze, relazioni di Primo Levi e Leonardo De Benedetti, suo compagno ad Auschwitz (per la precisione al campo di Monowitz).

Si inizia con il Rapporto sulla organizzazione igienico-sanitaria del Campo scritta nel 1945 su richiesta dei sovietici e si prosegue con testimonianze dei decenni successivi.

Primo Levi dà una serie di definizioni del fascismo e dei drammi che ha provocato che sono mirabili.

Ne cito una sola: “La dottrina da cui i campi sono scaturiti è molto semplice, e perciò molto pericolosa: ogni straniero è un nemico, ed ogni nemico deve essere soppresso; ed è straniero chiunque venga sentito come diverso, per lingua, religione, aspetto, costumi e idee“.

11 febbraio 2024 Posted by | Libri | | 2 commenti

La pulizia etnica della Palestina

LA PULIZIA ETNICA DELLA PALESTINA di Ilan Pappe

Uscito nel 2006, pubblicato in Italia da Fazi nel 2008.

Leggere questo libro in questi tempi di ennesimo conflitto tra Israele e palestinesi, rappresenta quasi una boccata d’ossigeno.

Ho sentito spesso che tutti i guai dei palestinesi sarebbero iniziati nel 1948, quando hanno rifiutato il piano di spartizione proposto dall’ONU, la famosa risoluzione 181 del novembre 1947.

Ilan Pappe, storico israeliano, sviluppa un ragionamento del tutto diverso.

Basandosi su diversi documenti, anche dei cosiddetti “padri” di Israele (Ben Gurion, Shamir, come tutti i libri degli storici vi è un’ampia bibliografia) sostiene che i sionisti israeliani avevano in programma la pulizia etnica della Palestina fin dalla fine dell’Ottocento, poi trasformato in un piano di azione effettiva con il Piano Dalet: espellere quanti più palestinesi possibile dalla terra assegnata agli ebrei, anzi dalla terra che gli ebrei si sarebbero presa.

Pappe sostiene che la risoluzione 181 del 1947 era una truffa ai danni dei palestinesi, impossibile per loro da accettare. Presupponeva comunque la suddivisione del territorio in due Stati multietnici, come diremmo oggi: se i palestinesi l’avessero accettata – sostiene Pappe – sarebbe stata rifiutata dagli israeliani.

Questi non erano gli obiettivi dei sionisti ebrei, che iniziarono dagli anni Venti azioni terroristiche sia contro gli inglesi, sia contro i palestinesi. Organizzazioni paramilitari come l’Haganà, l’Irgun, la Banda Stern se ne occuparono, con un obiettivo ben chiaro: “dearabizzare” la Palestina.

L’azione di pulizia etnica si concentra nel triennio 1947-1949, quando gli israeliani assaltano villaggi, deportano uomini dai 10 a 50 anni, distruggono case e coltivazioni, massacrano civili (anche bambini), violentano donne.

La reazione dei palestinesi prima e degli altri Paesi arabi poi è debole. L’unico esercito organizzato è quello della Giordania, ma rimane fuori dalla mischia, in virtù di patti segreti con Israele per dividersi la Cisgiordania.

L’elenco dei massacri che fa Pappe è sconvolgente (Haifa, Giaffa, Deir Yassin per citarne alcuni), ma la cosa ancora peggiore è che la cosiddetta Nakba, cioè l’esodo dei palestinesi, non viene riconosciuto quale causa primaria delle sofferenze di quel popolo: gli israeliani saltano a piè pari questo periodo buio della loro storia. Lo stesso autore si chiede come fosse possibile che un popolo oggetto di sterminio fino a qualche anno prima si facesse soggetto attivo di massacri nei confronti di un altro popolo.

Nel novembre del 1948 l’ONU adotta la risoluzione 194 sul diritto al ritorno dei profughi, ma Israele ovviamente la blocca.

Il resto è (purtroppo) storia odierna.

20 gennaio 2024 Posted by | Libri, Politica, Storie ordinarie | , | Lascia un commento

Il racconto dell’ancella

IL RACCONTO DELL’ANCELLA di Margaret Atwood

Se devo dire la verità, questo libro non mi ha entusiasmato, però trovo questa distopia alquanto preveggente rispetto a quanto è accaduto dopo la sua pubblicazione (1985).

Merito del libro secondo me è quello di focalizzare alcuni elementi tipici dei regimi autoritari: il controllo delle donne, la pervasività della religione, la morale sessuale “immorale” (vale per le masse, non per i potenti), il potere quasi invisibile ma presente in qualsiasi ambito della vita.

Una preveggenza che purtroppo in diversi casi si è dimostrata realistica: in Asia, in Europa, in America.

Sono curioso di vedere come il libro è stato tradotto sullo schermo.

11 gennaio 2024 Posted by | Libri | | Lascia un commento

Il tempo migliore della nostra vita

La storia di Leone Ginzburg, intellettuale di origini russa e ucraina, uno dei fondatori della casa editrice Einaudi, studioso e docente – giovanissimo – di letteratura russa a Torino.

L’8 gennaio del 1934 rifiuta di giurare fedeltà al fascismo.

L’obbligo è stato decretato nel 1931: chi si rifiutava perdeva la cattedra e la pensione, condannato all’isolamento.

Su quasi 1.300 docenti universitari, solo 13 rifiutano di giurare e per questo perdono la cattedra: Ernesto Buonaiuti, Mario Carrara, Gaetano De Sanctis, Giorgio Errera, Giorgio Levi Della Vida, Fabio Luzatto, Piero Martinetti, Bartolo Nigrisoli, Enrico Presutti, Francesco e Edoardo Ruffini (padre e figlio), Lionello Venturi e Vito Volterra.

Tutti gli altri giurano, seguendo la linea del Partito comunista e di Benedetto Croce: non lasciare l’università nelle mani dei fascisti.

Leone Ginzburg paga cara la sia scelta: nel 1934 viene condannato a quattro anni di carcere, poi ridotti a due; nel 1940 viene spedito al confino, liberato dopo la caduta del fascismo e poi nuovamente catturato dai tedeschi, in quanto animatore della resistenza a Roma. Muore il 5 febbraio 1944 in seguito alle torture subite dalle SS. Poco prima di morire dirà a Sandro Pertini, suo compagno di prigionia, di augurarsi che l’odio verso i nazisti non si tramutasse in odio verso il popolo tedesco.

Marito di Natalia Levi (meglio nota come Natalia Ginzburg), nel libro la sua storia viene intrecciata con quella dei nonni dell’autore, persone comuni che hanno vissuto gli stessi anni del fascismo e della guerra, poi della ricostruzione.

Una delle tante vittime dei padrini di quelli che stanno ora al governo.

2 gennaio 2024 Posted by | Libri | | Lascia un commento

Come D’aria

Ho scaricato per l’ennesima volta dalla biblioteca regionale questo libro.

Le volte precedenti non avevo mai avuto il tempo di leggerlo, stavolta invece l’ho divorato tutto in una sola giornata.

Anzitutto ho notato che il libro era immediatamente disponibile: evidentemente, dopo l’entusiasmo iniziale, ora pochi leggono il vincitore del Premio Strega 2023 (e di altri premi).

E’ un libro, questo di Ada D’Adamo, indubbiamente toccante. Racconta la storia del suo rapporto con la figlia gravemente disabile, colpita da oloprosencefalia. Racconta le sue fatiche, la sua rabbia perché la malattia non è stata riconosciuta prima della nascita, ma anche il suo amore smisurato nei suoi confronti, finché lei stessa non viene colpita da un cancro che la porta alla morte, qualche giorno prima della premiazione del libro.

Il libro mi ha ricordato questo film, visto anni fa.

Lo confesso: il rapporto con i disabili mi fa paura.

31 dicembre 2023 Posted by | Libri | | 3 commenti

Cristiani perseguitati e persecutori (1)

Questo libretto di Franco Cardini racconta i primi cinque secoli di sviluppo del cristianesimo.

Racconta soprattutto il suo rapporto con il potere, l’impero romano, e la trasformazione del cristianesimo da religione proibita a stampella del potere.

Si inizia con il contrasto tra ebrei e cristiani: Paolo non si rivolge solo ai pagani per la conversione, ma anche agli stessi ebrei e i cristiani prendono coscienza che la loro non è una posizione speciale all’interno dell’ebraismo, bensì una nuova fede.

I rapporti tra cristiani ed ebrei peggiorano nel secondo secolo, dopo la distruzione di Gerusalemme a opera dell’imperatore Adriano (nelle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar vi sono parole poco edificanti fatte pronunciare dall’imperatore nei confronti degli ebrei).

Tra il secondo e il terzo secolo le comunità cristiane iniziano a organizzarsi attorno a periodiche riunioni, i “sinodi”, e il vescovo di Roma s’impone gradualmente, non sensi difficoltà sulle altre sedi episcopali.

Intanto viene a delinearsi il Nuovo Testamento.

Fino alla metà del secondo secolo le comunità cristiane non si sentono particolarmente in pericolo: bene o male convivono con gli altri. Le persecuzioni iniziano nel 167 e si afferma anche la “filosofia” del martirio, a cui i cristiani erano particolarmente legati.

Nel 202 un altro editto imperiale proibisce a ebrei e cristiani qualsiasi forma di proselitismo e si replica nel 235, con un altro editto che mira a scardinare le strutture ecclesiali.

La crescita del cristianesimo evidenzia come la nuova religione non può essere assimilabile senza innescare profonde trasformazioni nella società: era necessario decidere se distruggerla o favorirne una completa integrazione.

Si decide di perseguire la prima strada con un nuovo decreto nel 250 dell’imperatore Decio. che impone agli abitanti dell’impero di comparire davanti a una commissione e di compiere un atto di culto dinanzi all’effigie dell’imperatore o sull’ara di una delle divinità riconosciute. Il provvedimento ebbe uno straordinario successo: le abiure furono molte, ridimensionando il numero dei fedeli. Si replica nel 257 e nel 258 con editti che impone a vescovi, presbiteri e diaconi di sacrificare agli dei e proibisce ai cristiani di riunirsi per celebrare il culto o le cerimonie funebri, pena la morte. Questi editti contenevano un messaggio chiaro: i cristiani stavano inquinando i livelli più alti della società.

Questi provvedimenti toccavano in misura maggiore le province orientali dell’impero, dove il cristianesimo era più diffuso.

A queste misure seguì una quarantina d’anni di relativa calma, che diedero la possibilità alla Chiesa di riorganizzarsi e riprendere il suo radicamento: verso il 300-310 si assiste alla conversione in massa degli armeni, il primo popolo del mondo a proclamarsi nella sua totalità cristiano. Si intensificano anche gli attacchi dei cristiani sia contro il paganesimo, sia contro il teismo dei filosofi.

Pur essendo ancora una minoranza, per giunta divisa al suo interno, i cristiani iniziano a prendere parte attiva agli affari pubblici. In Egitto nasce il movimento monastico: alcuni cristiani abbandonano le città per seguire il richiamo del deserto e della solitudine.

Inizia l’epoca di Diocleziano e di Costantino.

23 novembre 2023 Posted by | Libri, Religione | , | Lascia un commento