Sebastiano Vassalli
E’ stato, secondo me, uno dei maggiori scrittori italiani del secolo scorso e il maggiore scrittore italiano vivente e ora se n’è andato.
L’ho scoperto per caso e sono rimasto affascinato da “La chimera“.
L’ho seguito in altri percorsi e proprio recentemente ho letto il suo ultimo libro, “Il confine” (del quale ne avrei parlato a breve), i cento anni del Sudtirolo in Italia raccontati non da uno storico o un politico, ma da un narratore.
Una grave perdita per la nostra letteratura e per le nostre librerie, sempre più affollate di autentiche ciofeche.
E domani andiamo a scuola…
Qui, poi, sciorbole, magari ci facciamo una spiumatina di lasagne, eh?
Ray
Bradbury è anzitutto scrittore dell’uomo, del singolo essere umano con le sue paure, speranze, fobie, rimembranze, emotività e tutto il resto, sempre includendo i lati peggiori e migliori dell’essere umano, sempre senza scordare che nell’uomo esistono costantemente, in ogni istante della sua vita, due distinte e opposte pulsioni: quella verso il passato e quella verso il futuro.
Gianni Montanari – Introduzione a “34 racconti” di Ray Bradbury, Oscar Mondadori 1984