Confesso che (non) ho vissuto
Quando si diventa vecchi (come il sottoscritto) basta poco a scatenare una caterva (o valanga) di ricordi.
E’ tipico dei vecchi, come il controllo dei cantieri (e della prostata).
E’ bastato che oggi pomeriggio youtube mi proponesse improvvisamente questa vecchia canzone del 1980 per provocare uno smottamento di ricordi e rimpianti che mi porto dietro ancora adesso e chissà per quanto.
Avevo vent’anni allora, era il periodo delle discoteche, della spensieratezza, della “ricerca” delle ragazze (in gran parte infruttuosa, ahimè). Era il periodo della mia Alfasud appena comprata, dell’inizio dell’università, della presenza di genitori, amici e parenti accanto e intorno a me. E’ stato il periodo delle occasioni, in gran parte perdute (per merito mio, s’intende).
E allora mi è venuto in mente che il libro della mia vita si potrebbe intitolare come il titolo di questo post, speculare al libro Confesso che ho vissuto di Pablo Neruda, un libro che mi ha sempre incuriosito ma che non ho mai né comprato né letto.
Perché non ho vissuto?
E’ il grande dilemma della mia vita.
E’ vero che a vivere c’è tempo fino all’ultimo giorno della nostra presenza su questa bislacca terra, ma c’è un tempo per tutte le cose, e chi non ha vissuto il proprio passato è difficile che riesca a vivere il presente. Peggio ancora il futuro.
A volte penso…
… a quante cose avremmo potuto fare insieme.
Anzi, a quante cose avremmo potuto condividere insieme, che è diverso.
Waka waka
Ieri sera alla radio ho risentito questa canzone e la mia mente è andata indietro nel tempo, all’estate di sei anni fa.
La più bella vacanza trascorsa io e la piccola, al mare: località, albergo, spiaggia, mare, animazione, tutto perfetto.
E questa era una delle canzoni della colonna sonora di quella estate.
Quando potevo ancora guardare al futuro con speranza, facendo progetti nella vita e nel lavoro.
E in quell’anno, nell’autunno e poi nell’inverno, accaddero altre cose belle, che purtroppo io non seppi cogliere. Se lo avessi fatto, oggi la mia vita sarebbe diversa.