Confesso che (non) ho vissuto
Quando si diventa vecchi (come il sottoscritto) basta poco a scatenare una caterva (o valanga) di ricordi.
E’ tipico dei vecchi, come il controllo dei cantieri (e della prostata).
E’ bastato che oggi pomeriggio youtube mi proponesse improvvisamente questa vecchia canzone del 1980 per provocare uno smottamento di ricordi e rimpianti che mi porto dietro ancora adesso e chissà per quanto.
Avevo vent’anni allora, era il periodo delle discoteche, della spensieratezza, della “ricerca” delle ragazze (in gran parte infruttuosa, ahimè). Era il periodo della mia Alfasud appena comprata, dell’inizio dell’università, della presenza di genitori, amici e parenti accanto e intorno a me. E’ stato il periodo delle occasioni, in gran parte perdute (per merito mio, s’intende).
E allora mi è venuto in mente che il libro della mia vita si potrebbe intitolare come il titolo di questo post, speculare al libro Confesso che ho vissuto di Pablo Neruda, un libro che mi ha sempre incuriosito ma che non ho mai né comprato né letto.
Perché non ho vissuto?
E’ il grande dilemma della mia vita.
E’ vero che a vivere c’è tempo fino all’ultimo giorno della nostra presenza su questa bislacca terra, ma c’è un tempo per tutte le cose, e chi non ha vissuto il proprio passato è difficile che riesca a vivere il presente. Peggio ancora il futuro.
Vena ottimistica?
Io il libro di Neruda lo lessi, ma che devo dirti, magari, a dispetto delle apparenze, ha vissuto meno di me e di te.
Vorrei ricordare a memoria le parole che uno dei personaggi di Vino e Pane, romanzo di Ignazio Silone, rivolse al rivoluzionario Pietro Spina, ma ne ricordo solo il senso, che era più o meno che trascorriamo il tempo procrastinando la vita, e ci prepariamo a morire col rimpianto di non aver vissuto. Ecco, direi che forse è una condizione umana piuttosto frequente, e forse è proprio la vita (con rimpianto incluso nel pacchetto base).
Sì, nel pacchetto della vita compriamo anche qualche optional. Io devo avere acquistato il modello base…
P.S.: comunque mi rifarò nella prossima, sento che mi chiamerò Giordano… 😀 😀 😀
questo post potrei averlo benissimo scritto io. Anzi, in realtà ne ho scritti di parecchi molto simili.
Ma tu hai davanti più tempo di me…
Non importa, alcune cose non le puoi più fare. Non è più il tempo. Anzi, magari fossero solo alcune…
Io sono contenta di avere vissuto tantissimo. C’è sempre tempo per vivere, ma ogni età ha il suo tempo migliore