Ciao Raffaella
C’era una volta un’Italia più povera, più bacchettona, più rurale, quasi pezzente, dove poteva capitare che una famiglia povera (la mia) abitasse accanto a famiglie ancora più povere e fosse l’unica ad avere un televisore.
E allora poteva capitare che al sabato sera ci si ritrovasse tutti su un divano mezzo sfondato a guardare la televisione e quando c’era lei era sempre una festa.
E lei era Raffaella Carrà, la ballerina/presentatrice bionda verso la quale mai ho sentito pronunciare dalle donne che la guardavano una parola di critica o di disapprovazione.
Ci sono persone che diamo per scontato che ci saranno sempre; anche se scompaiono dalla scena per lungo tempo, sappiamo che esistono, pronte a tornare alla ribalta. Una di queste è stata sicuramente Raffaella, che con il passare degli anni è diventata ancora più bella e affabile, sempre con il sorriso sulle labbra, mai saccente.
Mi piace ricordarla così, in versione maghella e nello splendore dei suoi quarant’anni.
Sempre adorata pure io ❤
Una di famiglia. Di tutte le famiglie (almeno quelle italiane e spagnole, a quanto ricordo).