Mi chiedo come sia possibile…
Si stanno avvicinando le elezioni (europee e amministrative), entrambe – se non ho capito male – il 26 maggio.
Epperfortuna che hanno unificato le date (a parte, ovviamente, i ballottaggi)!
Si vota, dunque, e i candidati si stanno scaldando, anche a livello locale.
E mi chiedo come sia possibile che alcuni candidati abbiano la capacità di coagulare attorno a sé il peggio della feccia esistente. Persone arroganti, oppure ignoranti, oppure semplicemente ridicole. Qualcuno in buona fede, catturato dalle promesse del prestigiatore di turno.
C’è chi si candida per l’ennesima volta, incapace di staccare le sue (flaccide) chiappe dalla poltrona, anche se trattasi di quella di consigliere comunale. Che viene da chiedergli: ma non ce l’hai una vita tua? Fatti un orto, fatti un/una amante, fatti semplicemente, ma vai fuori dai coglioni!
C’è chi si candida a capo di fantomatici movimenti dagli altisonanti nomi latini, oppure a capo di movimenti “a difesa di” qualsiasi cosa (ospedali in primis, ma non solo).
E poi aprono i point, cioè affittano ex negozi in centro per farvi la loro sede durante la campagna elettorale, per poi sparire dal giorno dopo, sia che vincano sia che perdano.
E spendono soldi, un sacco di soldi, che una persona minimamente pensante dovrebbe chiedere loro: ma chi ti dà tutti questi soldi? E in cambio di che cosa?
Mi aspetto che le elezioni abbiano un effetto anche sulla mia azienda e sul mio lavoro.
Qualcosa mi ha già sfiorato, ma l’ho ricacciata al mittente.
Se qualche candidato vincerà, ovviamente chiederà la mia testa, ma poco me ne cale: l’incarico di direttore non l’ho cercato e lo cedo volentieri al leccaculo di turno.
In fondo, io non ho mai fatto carriera con certe “prestazioni fuori orario“.
Vuol dire che avrò tempo per scrivere il mio prossimo libro…
Per anni ho creduto nell’importanza delle scelte, del voto e del risultato.
Ora, travolta dall’amarezza del vedere che nulla cambia, mi chiedo come dare un apporto al mio Paese. Il volontariato nel sociale dove davvero c’è bisogno sembra l’unica via
Il volontariato è un passo importante, anche nella propria vita.
Conosco volontari ai quali andrebbe dato un premio.
Ne conosco qualcuno che lo fa più per aiutare sé stesso che gli altri.
Ma lasciare completamente le “redini” in mano agli altri mi scoccia un po’…
A te no?
Si. Però… Non ti sembra che in fondo in fondo questi politici che non ci piacciono, di fatto ci rappresentano davvero?
Certo, rappresentano perfettamente le gente che li elegge.
Anzi, direi che, paradossalmente, i politici, per quanto pessimi siano, sono forse un po’ migliori dei loro elettori, che oltre ad avere tutti i loro difetti sono anche invidiosi.
All’invidia non avevo pensato… Però è vero. Non capiscono la difficoltà del ruolo (se preso con coscienza) ma la “bella vita” data da uno stipendio stratosferico e da mille privilegi.
Mi chiedo se in altri paesi meno corrotti sia comunque così o se è un fenomeno legato ai paesi I in via di sviluppo
Già ! 😦
Non dover mai niente a nessuno è l’unico modo per aver la libertà di poter dire no!
Ma i politici ( mai stati, fino ad ora, “di bassa lega” come quelli attuali di questo fantomatico governo nato dal contratto fra il m5s e la lega ladrona e poltrona … ) sono effettivamente, e paradossalmente, migliori di quelli che li hanno eletti !