Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

Ma dove stiamo andando?

Oggi pomeriggio ho visto la puntata di Ulisse andata in onda ieri sera sul rastrellamento degli ebrei romani il 16 ottobre 1943 e la loro deportazione nei campi di sterminio: Viaggio senza ritorno.

Alberto Angela ha saputo trasmettere il senso di orrore per quanto accaduto in Europa negli anni trenta e quaranta (per quanto lo possa fare una trasmissione televisiva). Le testimonianze sono state toccanti. All’inizio del suo racconto ha premesso che stiamo vivendo il più lungo periodo di pace europeo (a parte la guerra nei Balcani negli anni novanta): mai era successo e chissà mai se durerà ancora a lungo.

Non ho potuto non mettere in relazione questa storia con quanto sta accadendo oggi in Italia: l’intolleranza, il razzismo, l’odio stanno imperversando. Gli istinti più bassi e più bestiali dilagano ormai dappertutto, senza filtri.

I bambini stranieri vengono definiti “zecche come quelle dei cani” (Lodi) come se fosse un vanto.

Salvini non ha alcun interesse a espellere i migranti: se lo facesse veramente, contro chi dovrebbe rivolgere la rabbia della gente? Gli zingari, gli ebrei, i disabili, gli omosessuali, i comunisti… Chi gli ha lasciato aizzare i poveri contro i più poveri? Com’è possibile che spari cazzate dai palchi dei suoi comizi e la gente lo applaude (e lo vota): aboliamo la Fornero! abbassiamo le tasse! chissenefrega dell’Europa, prima gli italiani! Stasera l’ho sentito dire: me ne frego dell’Europa, della Banca d’Italia, della Corte dei Conti, dell’INPS, dell’ISTAT, io distruggerò pezzo per pezzo la Fornero! E la gente ad applaudire, come qui.

I 5stelle sono una manica di coglioni che, arrivati al potere, pensano di avere doti salvifiche (abbiamo eliminato la povertà). Nella loro ignoranza, sono pericolosi: non c’è niente di peggio di una persona che, pensando di sapere tutto, vuole rivoltare il mondo come un calzino. Dio ce ne scampi.

Il Partito Democratico  lo vedo… lo vedo… andostà il PD?

Sono preoccupato, non tanto per me, quanto per il mondo che si prepara per mia figlia e per tutti quelli che hanno la vita davanti (mica per tre quarti dietro come me). Ho fatto bene ad appendere in ufficio questa foto: almeno chi entra sa da che parte sto, ma temo che tutto questo non basti: non vorrei che fra qualche tempo qualcuno mi chiedesse “Ma tu dov’eri?

La situazione la vedo grigia, anzi nera.

Per fortuna a volte c’è anche qualche bella notizia…

Mina – Volevo Scriverti da Tanto

14 ottobre 2018 Posted by | Guerra al terrore, Storie ordinarie | , | 5 commenti