Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

Guardare indietro o guardare avanti?

Un piccolo episodio al quale ho assistito oggi mi ha condotto a questa riflessione: è meglio impostare la propria vita guardandosi indietro, rimuginando sugli errori fatti e sulle occasioni mancate, oppure impostarla sul futuro, su quello che ancora ci spetta?

Oggi ho partecipato al funerale di una mia lontana parente, una donna di 85 anni, vedova da circa dieci. Il figlio, di sessant’anni, non era presente perché ricoverato in casa di riposo a causa di una demenza improvvisa e devastante.

Alla messa era presente la moglie del figlio; i due sono separati da qualche anno.

Alla fine della messa, quando la bara ha iniziato a uscire dalla chiesa, i pochi parenti della defunta si sono diretti verso l’uscita. Una donna, quando è arrivata vicino alla moglie del figlio, l’ha abbracciata: tutt’e due piangevano.

La cosa mi ha colpito perché quell’episodio mi è sembrato la volontà di superare il passato e di condividere un momento che, in quel caso, era di dolore.

Il passato condiziona inevitabilmente la nostra vita: le esperienze, gli errori, i successi, i tradimenti. Ma deve proprio prenderne il comando?

Nel mio caso, sono portato a guardare avanti, a quello che ancora mi spetta, nel bene e nel male.

Chi si guarda indietro non fa per me.

Ancora

 

8 luglio 2018 Posted by | Un po' di me | | 5 commenti