Tedeschellum?
Lo hanno già soprannominato tedeschellum, il nuovo sistema elettorale che – pare – stiamo approvando in Parlamento, per poi – pare – andare a votare subito dopo (ma chi è che fa cadere il governo? Boh…).
A me ‘sto sistema mi pare piuttosto uno stronzatellum.
Abbandonate le velleità maggioritarie, ci apprestiamo a risuscitare una legge elettorale in gran parte proporzionale, dove tutti vincono – nessuno vince – non si sa chi governa – ognuno fa come gli pare.
Che poi la cosa più importante pare essere la sogliola di sbarramento al 5%. Quando invece occorrerebbe anche e soprattutto evitare il passaggio dei parlamentari dall’una all’altra parte dello schieramento politico. Però la nostra Costituzione vieta il vincolo di mandato, il che tradotto in parole povere significa: tu ti presenti alle elezioni dicendo che sei comunista e vuoi l’eliminazione della proprietà privata. Io ti voto e, una volta in Parlamento, tu cambi idea ed entri nel gruppo del Berlusca e diventi anche manager Fininvest.
Torneremo alla situazione di oltre vent’anni fa, quando andammo in piazza a raccogliere le firme per i referendum di Mario Segni. Ma stavolta io non ho più voglia di andare sui banchetti.
Forse ci andrà mia figlia (se c’è il wifi gratuito…).