Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

Saper morire (3^)

saper morire“Morire di fame” o “morire di sete” sono slogan che vengono sbandierati come spauracchi.

In realtà, un conto è soffrire di fame e si sete e un conto è aver bisogno di mangiare o di bere. In un malato terminale, soprattutto se anziano, l’organismo umano consuma più energia di quanta ne possa ricevere, perché il cibo non può più essere assimilato e la perdita di peso è inevitabile, quindi è più che sufficiente somministrare minime quantità di alimenti e di liquidi.

La sensazione di sete nel fine vita è dovuta alla secchezza delle mucose orali, non a carenza di idratazione.

La ridotta somministrazione di liquidi nel fine vita riduce diverse spiacevoli conseguenze e una leggera carenza idrica sembra rappresentare una modalità meno pesante per il corpo. Alcuni anni fa in Olanda è stato effettuato uno studio su pazienti affetti da demenza per i quali si è rinunciato alla nutrizione e idratazione artificiale; il rilevamento della loro sofferenza ha dimostrato una sua progressiva diminuzione. Un altro studio tra infermieri di hospice statunitensi che hanno avuto a che fare con malati (non terminali) che hanno rinunciato spontaneamente a mangiare e bere, per abbreviare il tempo che rimaneva loro, ha mostrato che i pazienti sono deceduti nel giro di 15 giorni e valutando da zero a nove questi decessi (0= morte terribile; 9= morte serena), il valore medio è stato di otto.

Insomma, la nutrizione e idratazione artificiale nel fine vita non dovrebbe di norma essere effettuata, risultando a volte perfino dannosa, mentre negli ospedali e nelle case di cura si compiono operazioni che impediscono alle persone di morire con serenità: pensiamo per esempio alla PEG.

Pare anche che la somministrazione di ossigeno non sia d’aiuto, perché secca le mucose orali, generando una sensazione di sete, che si tende a curare con la somministrazione di liquidi, che devono essere smaltiti per via renale. Ma nel fine vita i reni sono tra i primi organi che sospendo o riducono la propria funzione e quindi i liquidi si accumulano nei tessuti, soprattutto nei polmoni e ciò causa edemi polmonari e, di conseguenza, crisi respiratorie con sensazioni di soffocamento.

Il fatto è che all’assistenza palliativa ci si pensa troppo tardi. A volte perché si ignorano le sue potenzialità, altre volte perché si pensa che in questo modo si tenga lontano il momento della perdita del proprio caro. Occorrerebbe invece chiedere l’introduzione di cure palliative nel momento in cui la malattia prende un’evoluzione che prevedibilmente porterà alla morte, anche se appare ancora lontana, perché la medicina palliativa si occupa soprattutto della vita con la malattia, non solo nella fase terminale.

Nel prossimo post (l’ultimo) parleremo (plurale magistrale) di testamento biologico ed eutanasia.

‘notte…

23 luglio 2016 - Posted by | Libri, Salute | ,

14 commenti »

  1. Per la serie “CAMPOSANTI – POMPE FUNEBRI – CASSAMORTARI” … il nostro rapax padagnuolo prosegue ad oltranza con lai, lamentazioni … e chicchi di noia funerea ! 👿
    UFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ! 😦

    Commento di cavaliereerrante | 23 luglio 2016 | Rispondi

    • Nessuno è obbligato a frequentare, leggere e commentare questo blog.
      Ochei?

      Commento di aquilanonvedente | 24 luglio 2016 | Rispondi

      • Ma ti riferisci a me, con quell’ OCHEI che sottintende il tuo desiderio che io me ne vada da questo Blog ?!? 😯 E’ già accaduto che un’ altra blogger ( no, non ne faccio il nome per evitare di farle una immeritata pubblicità ) mi abbia detto di non frequentare più il suo blog ( ma per me, quel “verbotten” … è stato una vera liberazione, poichè davvero mi ero rotto i coglioni con le sue stanche e reiterate riflessioni, i suoi voler avere sempre ragione, il suo esser, anche quando le si dava ragione, un bastian contrario ), ma con te No : perdere la tua amicizia, la stima reciproca che, da Ingegnere ad Ingegnere, ci lega, sarebbe per me DEVASTANTE ! Per cui, se ho troppo voluto scherzare con i tuoi ragionamenti sulla vita e sulla morte …. PERDONAMI, non volevo irriderti ma farti sorridere come una volta, come quando non ci davamo tregua e nemmeno la solitudine più ci faceva soffrire, tra una risata e l’ altra ! Ora invece, leggerò i tuoi bollettini con ansiosa aspettativa, lieto se saranno per te favorevoli, con la morte nel cuore … se non lo fossero !
        A bientot …. mio vero amico, la vita si con te !

        Commento di cavaliereerrante | 24 luglio 2016 | Rispondi

  2. Interessanti questi tuoi post, bisogna guardare alla realtà e questa ci dice che, anche quando non ne veniamo colpiti direttamente c’è sempre qualcuno in famiglia, parenti o amici che ne subisce le conseguenze. Credo che l’informazione non sia mai troppa, perché spesso non si sa cosa fare e come muoversi, e non si conoscono nemmeno le varie possibilità per poter affrontare, nel modo migliore, il percorso della malattia.
    Buona domenica.

    Commento di Silvia | 24 luglio 2016 | Rispondi

  3. Ecco @Silvia ci riporta alla realtà ( lei è una, così credo, che pur sognando ama stare coi piedi per terra ), ma talvolta il passaggio attraverso le lamentazioni, le geremiadi, i lai funesti … insomma tutto quello che possa far crescere il versamento di lacrime che, altrove ( ed anche fra i famigliari più stretti … ), ci farebbe guadagnare zampate ai coglioni, qui nel blog è lecito, benedetto e pio ! 😀

    Commento di cavaliereerrante | 24 luglio 2016 | Rispondi

    • non mi sembra che queste siano “lamentazioni” ma solo una descrizione tratta dal libro, sì a me piace stare con piedi per terra…..e quindi credo che non si possano sempre dire cazzate, c’è il tempo per ogni cosa, e ogni tanto si può parlare anche di cose serie e reali, anche se ti può sembrare strano!

      Commento di Silvia | 24 luglio 2016 | Rispondi

      • E perchè mai dovrebbe sembrarmi strano ??? Io trovo naturale alternare cose diverse, punti di vista diversi, diverse aspirazioni, ma sempre restando coi piedi per terra … e rimanendo sè stessi ! 😀

        Commento di cavaliereerrante | 24 luglio 2016 | Rispondi

  4. Ancoraaaaaaaa?
    Devo disertare questo blog

    Commento di anto1977 | 24 luglio 2016 | Rispondi

    • Nooooono …. non disertare, abbi fede : il peggio deve ancora arrivare … e non tarderà ! :mrgreen:

      Commento di cavaliereerrante | 24 luglio 2016 | Rispondi

      • :-O

        Commento di lettricetecnologica | 24 luglio 2016 | Rispondi

        • 😯

          Commento di cavaliereerrante | 24 luglio 2016 | Rispondi

          • Finirà prima o poi questo spirito masochista

            Commento di lettricetecnologica | 24 luglio 2016 | Rispondi

            • Finirà … finirà, ma più poi, che prima ! 😯

              Commento di cavaliereerrante | 24 luglio 2016 | Rispondi

  5. […] ho già parlato qui, qui, qui e […]

    Pingback di Pensavo… « Aquila Non Vedente | 28 febbraio 2017 | Rispondi


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