Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

50 grammi!

spaghetti-al-pomodoro-frescoMagari qualcuno si metterà a ridere, ma 50 grammi di pasta mangiati da uno che da due mesi sopravvive con té e biscotti non sono mica poca cosa, eh?

Fino a qualche giorno fa potevo stare tutto il giorno – e anche per più giorni – senza mangiare né bere e senza all’apparenza soffrirne troppo (salvo poi finire all’ospedale).

Terminate le terapie, dopo una decina di giorni è come se il mio corpo si stesse pian piano risvegliando.

Dapprima ha iniziato con la sete. Una sete ardente, difficile da placare quando la semplice acqua ti fa abbastanza schifo.

Poi ha proseguito con la fame. Quella fame che ti fa accartocciare lo stomaco e che ti perseguita giorno e notte, anzi di notte la senti ancora di più, nel silenzio che ti sta attorno.

Ma le papille gustative sono ancora lesionate, la salivazione è scarsa e masticare è quasi una tortura, anche se i miglioramenti sono giornalieri.

E così ieri pomeriggio non ce l’ho fatta più: mi sono attaccato alla cucina e ho preparato un buon sugo al pomodoro e basilico (fresco, colto sul mio balcone).

Poi ho messo a bollire 50 grammi di spaghetti, li ho conditi con il sugo e una buona spruzzata di parmigiano e me li sono mangiati direttamente dalla pentola, senza neanche la fatica di “impiattarli” (come dicono gli chef).

Non è stato semplicissimo, ma meno difficile di quanto temessi.

In questo modo ho bloccato il calo di peso (anzi, la bilancia segna un più 400 grammi in due giorni), la pressione è tornata a livelli accettabili e stamattina la colazione è stata più semplice del previsto.

E oggi bis!

Spendi spandi effendi

25 giugno 2015 Posted by | Salute, Storie ordinarie | , | 17 commenti