Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

Fare pace

nostalgiaLa vecchiaia sta arrivando, e si manifesta con il suo sintomo più subdolo: la nostalgia.

Che poi sia chiaro: non è mica detto che il passato sia sempre migliore del presente o del futuro.

Ma ci può anche essere una nostalgia del futuro.

La nostalgia mi prende quando vado al cimitero. Rivedere le foto dei miei genitori, dei miei parenti, dei miei amici che se ne sono andati, di alcuni vicini di casa, mi fa tornare in mente prepotentemente gli anni nei quali quelle persone le si dava per scontate per sempre e invece arrivati a un certo punto mi sono accorto della loro mancanza.

Alcune persone allora non mi sembravano così importanti. Oggi rivedere le loro foto mi fa tornare in mente momenti della mia vita che altrimenti sarebbero sepolti negli angoli più inaccessibili della memoria.

Stamattina al cimitero ho incontrato una mia vicina di casa, che ha voluto portarmi sulla tomba del figlio, morto a 46 anni di meningite. E mentre mi stava dicendo che aveva dato disposizioni alle sue figlie di voler essere cremata dopo la morte “così posso stare in una cassettina qui dentro, ai piedi di mio figlio o di mio marito“, volgendo lo sguardo un po’ più a destra ho trovato quella tomba che stavo cercando da mesi.

La tomba di un mio amico morto nel 1987, suicida.

Ricordo come se fosse adesso il maresciallo dei carabinieri che si avvicina trafelato al tavolo del bar dove io e altre persone che lo conoscevano, una fredda sera del 28 dicembre, stavamo chiacchierando, e sussurra: “Il Lele si è buttato sotto al treno“.

Sentivo da tempo il desiderio di fare visita alla sua tomba, di fare pace con lui per non avere capito le ragioni dei suoi errori e del suo malessere. E oggi che l’ho trovata, casualmente, ho potuto rivedere la sua fotografia, con quel sorriso che lo contraddistingueva nei momenti felici, e il suo ricordo mi è sembrato più piacevole.

Celeste nostalgia

10 agosto 2014 Posted by | Ricordi, Un po' di me | , , | 6 commenti