Numeri (e fiori che tu…)
Gli honoluliani (o honolulionesi, dipende) sostengono che dovrei giocare al superenalotto, perché con cento e passa milioni di euro si può anche andare a mangiare la pizza qualche volta di più, nel corso del mese.
Loro sostengono (ma è un popolo primitivo, mica come gli italiani che si guardano bene dal credere alle prese per il culo di certi politici) che dovrei giocare i numeri dell’aquila, che poi sarebbero questi:
aquila: 7-18
aquila reale (modestamente): 90
intelligenza-intelligente (ovvio che pensavano a me): 71-3
ritorno (questa non l’ho capita): 75
Boh…
A me comunque piace questa:
I fiori che tu mi hai dato bella bimba
li terrò con me e li porterò lontano
torneranno da me nel sole del mattino
quando muoverò come sempre il mio cammino
Ma i dispiaceri sai li lascio qui ad aspettare
che si alzi il vento e li porti via con se
Le parole che tu mi hai detto bella bimba
le vorrò con me e le porterò lontano
se il giorno verrà su un canto di battaglia
le dirò tra me come colpi di mitraglia
Ma i dispiaceri sai saranno lì ad aspettare
che germogli il tempo e li porti via da te
La dolcezza che tu sei stata bella bimba
la terrò con me e la porterò lontano
se a notte cadrà la brina dalle stelle
io ti penserò per scaldare la mia pelle
E i dispiaceri sai saranno lì ad aspettare
e porterò contento questi fiori dentro me