Una taglia in più ogni 15 anni? Hai voglia…
Una indagine rileva che nei primi sei mesi del 2009 la taglia più acquistata è stata la quarta
Tra i motivi, l’attenzione maggiore al proprio corpo ma anche il crescente tasso di obesità
Una taglia in più in quindici anni. Così è cresciuto il seno delle donne
NELL’ANNO darwiniano, una notizia che può dare al concetto di evoluzione una sfumatura sensuale: stando ai dati raccolti dalla Wacoal America, azienda leader nella produzione di reggiseni, la taglia media del seno delle donne è aumentata di una misura negli ultimi 15 anni. Mica poco, considerato che fino a qualche anno fa le protagoniste di La febbre del sabato sera ed Happy Days erano costrette a imbottirsi i maglioni con l’ovatta per far colpo sul bello di turno.
Il problema maggiore oggi ce l’hanno le case di moda, che sfornano capi studiati per corpi filiformi e si scontrano con seni sempre più procaci. Più furbe le aziende produttrici di intimo, che ormai hanno trasformato la prima taglia in seconda e la seconda in terza. Come dargli torto: quella più acquistata nei primi sei mesi del 2009 è stata addirittura la quarta, contro una terza abbondante dell’anno scorso.
Una casa di produzione di intimo che vende capi online, la Bare Necessities, ha confermato questi risultati dimostrando che la taglia quarta è stata la decima più venduta nel 2008, mentre nel 2002 si piazzava appena al 17esimo posto. E proprio quest’anno la Elle Macpherson Intimates, azienda fondata dalla celebre modella soprannominata “The Body”, introdurrà nella nuova collezione reggiseni per donne decisamente procaci, fino alla settima taglia. “I reggiseni delle donne di oggi non sono come quelli che indossavano le loro madri – spiega Noah Wrubel, capo esecutivo di Bare Necessities – noi lo chiamiamo ‘effetto quarta misura’”.
Ma quali sono le ragioni di tanta abbondanza? Le teorie sono molte. Alcuni la attribuiscono all’attenzione crescente nei confronti dell’aspetto fisico: la tendenza a curare il proprio corpo in ogni modo, dalla palestra all’assunzione di proteine, potrebbe aver accelerato i tempi di questa evoluzione.
Uno studio condotto nel 2007 dal Centro americano per la prevenzione e il controllo dei disturbi ha però anche dimostrato che il tasso di obesità delle donne adulte nel mondo è aumentato del 2,1% fino al 2004 e del 35,3% dal 2004 ad oggi. Una accelerazione andata di pari passo con le dimensioni dei seni, che risentono istantaneamente degli sbalzi di peso corporei, gonfiandosi o sgonfiandosi a seconda della dieta.
Un’altra delle cause poi è quella della crescente popolarità del bisturi. Ma per avere un seno più grosso non c’è solo la chirurgia plastica, visto che il mercato offre di tutto: pomate, proteine speciali, stimolatori. Senza contare, concludono gli esperti, che l’età media della vita delle donne si è allungata, e che quelle di una certa età hanno un seno più grande a causa degli sbalzi ormonali.
In mezzo a questo mare dati, c’è poi un’altra questione da considerare: la scelta del reggiseno “giusto”, o meglio della taglia più adatta al proprio seno. E’ questo un fronte sul quale regna l’approssimazione, tra ragazze che comprano reggiseni grandi per sembrare più formose e altre che preferiscono coprire le forme. Per l’esattezza, circa otto donne su dieci comprano reggiseni di taglia sbagliata: tanti che la conduttrice tv più famosa del mondo, Oprah Winfrey, ha dedicato al tema una parte del suo programma, insistendo affinché le spettatrici acquistassero solo reggiseni della propria taglia. Negli Usa pare che questa campagna di informazione abbia fatto da spartiacque, mostrando la vera identità dei “seni” delle ragazze americane. Che a quanto pare non hanno niente da invidiare alla Sofia Loren dei tempi d’oro.
(dal sito di http://www.repubblica.it)
Insomma, mi spiace per chi per un attimo ha sperato… ma la realtà è che queste sbagliano semplicemente taglia!
E poi diciamoci la verità: quindici e dico quindici anni per fare un passo in avanti…
Ce ne andremo in pensione prima?
P.S.: comunque la prima cosa che guardo di una donna rimangono gli occhi .
(Anche perché in genere tutto il resto è finto!)
porto la mia bella prima e ne vado pure fiera
non mi piacciono le stramaggiorate, cioè a me non piace avere un seno da stramaggiorata
lascio che ogniuna faccia ciò che crede meglio per se
sono sempre del parere che la donna non va vista sotto l’aspetto fisico, stra-maggiorato
tutta tette e niente cervello
questo è il rischio
e poi vuoi mettere?
per me il reggiseno è un optional, fa la sua comparsa in estate per sparire in inverno
🙂 che goduria essere liberi
Io sono sotto la media, allora, visto che indosso una terza.
Però sono proporzionata con il resto del corpo (abbastanza in miniatura 😀 ), quindi va benissimo.
Però a dirla tutta fino a circa 5 anni fa, la mia misura era . Mi sa che cresce davvero! 😀
😀
ops! è sparita una parola
Seconda, era seconda 😉
PS: giuro che non l’ho fatto apposta 😀
uhmm.. pennuto.. mi viene da pensare che – oltre che per il discreto interesse che suscita in te l’argomento – tu abbia scritto questo post con l’intento di fare una sorta di sondaggio tra le tue lettrici (ebbene si, avete notato che siamo tutte donne??!!) e conoscere la distribuzione delle taglie di reggiseno tra esse.. allora non dirò la mia.. ed in ogni caso come IrishCoffee non sopporto che una donna sia valutata per l’aspetto fisico e che ormai le bambine di oggi sognino di fare le veline.. grrr..
🙂
mmm… sondaggione come ha detto Stella?! Oppure ritorno all’infanzia?! Mah!
si vabbè, wonderG.. ma non c’hai detto la tua taglia !!??
Ops… vero.. al momento ho una comunissima terza… che tra 15 anni sarà una quarta… che tra 30 una quinta… mmm… no continua a non convincermi!
Stellina, manchi solo tu 😉
stelluccia sta studiando il D.Lgs 196/2003..
Io ho almeno 100 pagine di diritto da leggere, visto che già stai studiando ti mando anche quelle, così mi risparmi un lavoro 😉
nooooooooooooooooooooooo …!!!
anzi pensavo proprio di chiedere aiuto a te che sei tanto brava a fare i riassunti !!
Calma ragazzuole… c’è sempre l’aquilotto che può fare i riassunti per voi… E… senza “D” eufoniche! 😉
uhmm… mi tocca aspettare il pennuto.. nessuno ha colto ancora appieno il senso del mio commento n°9
Vuoi mantenere l’anonimato! 😀
Vuoi vedere che porti la 6? 😀
😀
D.Lgs. n° 196 del 30 giugno 2003: trattamento dei dati (volgarmente definita “privacy”).
Vorresti dire che la “taglia” (non nel senso “faruestistico” del termine…) rientra tra i dati protetti?
Ahahahahahah!
Comunque, scherzi a parte, a leggere bene l’articolo si capisce che la realtà è questa: in quindici anni si è passati da una terza abbondante a una quarta. Considerando gli errori di acquisto e la tendenza a esagerare, in pratica NON SI E’ FATTO ALCUN PASSO IN AVANTI!
Sempre lì stiamo…
Meglio guardare gli occhi, valà…
Intanto ti sei fatto una cultura sulle nostre taglie 😉
Sai che mi hai fatto ricordare?
Quando andavo a scuola, un giorno di caldo insopportabile, avevo una maglietta un po’ più aderente del solito (sempre che aderente si possa definire) e uno dei miei “prof”, mi ha detto che avevo dei bei pettorali.
… sempre che aderente si POTESSE definire.
POTESSE, passato infinito del futuro prossimo.
Cribbio!
P.S.: sarà la polenta che mangiate voi…
hai ragione sul “potesse”. Non sono stata abbastanza attenta e non posso controbattere 😉
Ma di tutto il resto non ho capito niente. Cos’è il passato infinito del futuro prossimo???
Cioè, so cosa sono l’infinito passato e il futuro prossimo, ma cosa c’entrano insieme?
Potesse non è congiuntivo imperfetto del verbo potere?
il futuro prossimo 😀
volevo dire il passato prossimo
PASSATO PROSSIMO.
Mi fai andare in tilt! 😦
Vabbeh, ma allora ditelo che avete bisogno di una “full-immersion” grammaticale!
Il passato è una cosa che è già passata.
L’infinito è una cosa che non ha fine.
Il futuro è una cosa che deve ancora avvenire.
Il prossimo è uno che devi ancora incontrare e non sai se ti manderà a quel paese oppure ti rifilerà una fregatura.
Per esempio: se io avrebbi giocato (passato) sempre al superenalotto (infinito) passerebbi i prossimi anni (futuro) a mandare a quel paese chi mi rompe le palle (prossimo).
Chiaro ora?
Uffa………
commento serio:
a volte ho l’impressione che i “produttori” abbiano scalato le taglie il che fa pendant con i modelli che vorrebbero imporre per normali: le modelle anoressiche.. Ma è anche vero che l’aumento della taglia sia reale e dovuto all’effetto -da un lato- degli ormoni usati nell’allevamento degli animali di cui ci nutriamo, dall’altro di inquinanti che hanno azione ormonomimetica..
PS: la privacy, ero sicura che il pennuto lo sapesse.. SONO FATTI MIEI 😉
Non venirmi più a fare lezioni di grammatica, dopo questo caos che hai scritto 😉
Visto che tanto tu guardi gli occhi… come prima cosa… grandi e castani e con le ciglia lunghe e folte (un po’ ripetitiva…).