Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

Saltami addosso!

Parlo della voglia di lavorare, ovviamente (purtroppo…).

Stamattina ha fatto capolino verso le undici, prima ho dovuto combattere con lei per farmi almeno sfiorare.

Nel pomeriggio sono andato abbastanza bene, ma ero distratto e così ho dovuto sforare di ben tre quarti d’ora dall’orario standard per finire quello che dovevo.

Domani mattina sono fuori ufficio.

Questo in genere non è che mi entusiasma, però in questo periodo è sempre meglio che stare chiuso tra quelle quattro mura.

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Io – proseguì poi don Mariano – ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, che mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre. Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo.

Chi non ricorda questo brano de “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia e la sua “classificazione” del genere umano?

Ora io mi chiedo: le merdacce fanno parte dei quaquaraquà?

Io non ne sono tanto sicuro. Secondo me dai tempi nei quali scriveva Sciascia la qualità del genere umano è scesa ancora più in basso. Secondo me la merdaccia, dapprima semplice maschera tragicomica fracchiana, è diventata una categoria vera e propria.

Il mafioso sciasciano si sarebbe accontentato di avere intorno mezz’uomini.

Io mi accontenterei anche dei quaquaraquà…

P.S.: ‘sto modem senza fili è proprio una schifezza…

20 gennaio 2009 Posted by | Pensieri disarcionati, Storie ordinarie, Un po' di me | | 5 commenti