Aquila Non Vedente

Aquila e tutta la sua famiglia (compreso Bibùlo)

Diritti (o rovesci?) sindacali

Stamattina la scuola ha iniziato le lezioni due ore dopo l’orario normale, cioè alle 10.30, per un’assemblea sindacale del personale.

Ci vuole poco ad immaginare che la cosa avrà messo in difficoltà un sacco di famiglie, compresa quella del sottoscritto, che ha dovuto chiedere un permesso di tre ore per entrare in ufficio alle 11.

Ora, fatti salvi i diritti sindacali di tutti i lavoratori, ci vuole tanto a capire che in alcuni servizi pubblici le assemblee sindacali vanno fatte al di fuoi dell’orario di servizio? Considerato che gli ultimi bambini escono da scuola alle 16.30, dopo quell’ora c’è lo spazio per tutte le assemblee immaginabili.

Perchè allora non si fa? Semplice, perchè se le assemblee sindacali si fanno al di fuori dell’orario di servizio, partecipano molte meno persone. Quindi le organizzazioni sindacali preferiscono “fare numero”, piuttosto che avere di fronte persone motivate e preferiscono scaricare i costi di questa loro scelta sulle famiglie.

Ricordo un curioso episodio di quando ero assessore e avevo anche la delega al personale.

Sul nostro contratto nazionale di lavoro (sottoscritto, quindi, dalle organizzazioni sindacali), sta scritto che le riunioni tra amministrazione e rappresentanze sindacali devono essere svolte preferibilmente al di fuori dell’orario di servizio. Nel nostro Comune, ovviamente, tutte le riunioni si facevano non solo durante l’orario di servizio, ma anche nelle fasce di apertura al pubblico degli uffici.

Durante una di queste riunioni, dissi che da quel momento in avanti occorreva rispettare il contratto nazionale di lavoro e, per ovvi motivi, le riunioni sarebbero state convocate preferibilmente al pomeriggio.

Apriti cielo. Pensavo di dire una cosa banale, invece i sindacalisti mi si avventarono contro: mi risposero che era una provocazione e che questo atteggiamento avrebbe provocato una “adeguata risposta” da parte loro.

Ogni tentativo di esaminare razionalmente il problema risultò vano. Personalmente avrei mantenuto le mie posizioni, ma sapevo che i miei colleghi dell’amministrazione se la sarebbero fatta sotto (anche in questa occasione) e desistetti.

Strana cosa i sindacati, soprattutto quelli del pubblico impiego. Tutte le volte che osservo la mia trattenuta in busta paga cerco di trovare una motivazione a questo salasso, ma finora non ci sono ancora riuscito e, più per pigrizia che altro, l’ho mantenuta finora.

Finora…

La foto qui a sinistra è di un signore che nel 1979 fu ammazzato dai criminali e vigliacchi terroristi delle brigate rosse.

Si chiamava Guido Rossa. Era un comunista. Era un sindacalista della CGIL che denunciò un fiancheggiatore dei terroristi nella sua fabbrica, l’Italsider di Genova. Come tutti gli eroi, venne lasciato solo e i criminali delle BR lo assassinarono nel gennaio 1979. Lasciò una figlia di sedici anni, Sabina, che nel 2006 ha scritto un bel libro sulla sua storia, “Guido Rossa, mio padre“.

Nel 2005 Giuseppe Ferrara ha anche girato un film su di lui, “Guido che sfidò le brigate rosse“.

A pensarci bene, Guido Rossa non è stato un eroe. Era una persona normale, come tanti, con il coraggio delle sue idee e della coerenza.

Forse è anche per lui se, finora, ho mantenuto la trattenuta sindacale in busta paga.

P.S.: cambiando argomento, leggetevi questo post, dai, che merita…

http://lalimaelaraspa.blog.kataweb.it/il_mio_weblog/2008/09/24/humorraspa-langolo-della-risata/

25 settembre 2008 - Posted by | Politica, Questa poi..., Sani principi, Storie ordinarie |

7 commenti »

  1. adesso invece sei un eroe se riesci a restare una persona normale…e non ce ne sono più tante in giro.
    Qui da me le assemblee sindacali non portano svantaggi a nessuno, non si fanno proprio. Anzi, non ci ricordiamo manco che significa la cosa. Un problema in meno 😉
    Ciao Aqui.

    Commento di Raspa | 25 settembre 2008 | Rispondi

  2. Non ho più la tessera della CGIL (fiom) da quando ho lasciato il lavoro come dipendente nell’ormai lontano settembre 2003.
    Capisco bene cosa intendi e cosa provi.
    Sono passata veloce per un saluto.

    Commento di melania | 25 settembre 2008 | Rispondi

  3. parlo da ex sindacalista cgil, ma soprattutto da ex lavoratrice,(a proposito non so se l’hai mai letto, se no ti invito a farlo un mio vecchio post che parla del mio lavoro:
    si chiama call center e l’ho scritto il 27 maggio 2007); le assemblee fatte al di fuori dell’orario di lavoro sono perfettamente inutili, non si tratta di motivazioni forti o qualunquismo, ma si sopravvivenza. Io lavoravo al call center del 187 e costringere un lavoratore a fare un’assemblea dopo aver risposto per 7 ore e 40 ad un servizio come il 187 era veramente chiedere la luna. Non ce l’avrebbero fatta! L’azienda ha sempre cercato di dividerci con più assemblee al giorno e in orari al di fuori del servizio, ma noi ed io in particolare non abbiamo mai mollato. Nel Pubblico impiego forse è diverso, ma sopportare i disagi per altri lavoratori in lotta è un momento di solidarietà. Naturalmente deve essere reciproco e sempre, deve entrare nella nostra cultura di lavoratori, fa parte del concetto “se siamo uniti vinceremo”, uniti quindi non solo tra colleghi, ma anche nella società. Scusa se sono stata prolissa, e non sono neanche sicura di essere stata chiara.
    Per quanto riguarda le B.R. il discorso che faccio io è molto impopolare. Non ho sempre condiviso la loro strategia, ma all’inizio, quando colpivano capetti, padroni, e politici corrotti, un po’ mi stavano simpatici(ora lo so inorridirai), ma questo è.

    Commento di fiorella01 | 25 settembre 2008 | Rispondi

  4. Non è veroooooooooooooooooooo
    il mio piedino è piccolo, la mia misura è 37, non 45 😦

    Commento di a77 | 25 settembre 2008 | Rispondi

  5. scuola che cominci due ore dopo,al liceo pregavamo ogni divinit’ per questo <(

    Commento di tania_01 | 26 settembre 2008 | Rispondi

  6. Buongiorno! 😉

    Commento di a77 | 26 settembre 2008 | Rispondi

  7. La riunione sindacale del corpo insegnante mi ha messo in difficoltà, lo ammetto, ma stavolta ho creduto di dare il mio contributo alla protesta contro il DL 137, tacendo sui disagi e non protestando…

    Un saluto e buon fine settimana.
    Un bacino alla piccolina …

    Commento di Linda | 26 settembre 2008 | Rispondi


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